Opere e utensili si sono alternati in questa mostra affascinante e insolita, organizzata in tre sezioni dedicate rispettivamente alll’incisore di monete, all’orologiaio e al cuoco.

Gli strumenti di lavoro di ieri e di oggi (oggetti spesso di grande pregio, interesse o curiosità anche sul piano estetico) sono stati per la prima volta protagonisti ammirati, insieme alla “mano intelligente” di colui che li maneggia.

L'allestimento

La mostra, articolata su circa 500 metri quadri all’interno degli spazi disegnati per la Triennale da Gae Aulenti, è stata suddivisa in tre settori, ciascuno dedicato a un mestiere d’arte: orologiaio, incisore di monete, cuoco.
Per accogliere la maggior parte dei pezzi in esposizione sono stati appositamente studiati dei moduli in legno laccato bifacciali provvisti di vetrine. Lungo tutto il percorso è stato possibile seguire la storia di ciascun mestiere attraverso un’ampia e suggestiva iconografia su pannelli inseriti verticalmente nei moduli e, contemporaneamente, ammirare i pezzi relativi allo stesso periodo esposti all’interno delle vetrine orizzontali. L’illuminazione delle vetrine è stata realizzata con fibre ottiche in maniera da evitare eventuali alterazioni dei reperti esposti, soprattutto carte e libri antichi.
Gli originali più voluminosi, invece, hanno trovato sede, sottovetro, in strutture-isola o in strutture a parete, lungo tutto il percorso della mostra, illuminate dall’alto e in maniera "puntuale". Al contempo l’allestimento è stato tutto giocato sull’uso animato e scenografico dei materiali, dei colori e delle luci. I colori di base scelti per le tre sezioni sono insieme simbolici, essenziali e "forti": il nero per l’orologiaio, l’argento per l’incisore e il rosso per il cuoco. Nei piccoli laboratori all’interno di ciascuna sezione hanno operato "in diretta" orologiai, incisori e cuochi. Questi atelier, aperti al pubblico in date e orari prestabiliti, hanno consentito di creare un rapporto diretto con i visitatori. Alla fine del percorso, in uno spazio separato, è stata allestita un’isola computer dove i visitatori sono stati coinvolti attivamente: sei postazioni multimediali, tramite software, hanno consentito affascinanti approfondimenti delle tematiche dell’esposizione.

Laboratori

Al di là della pura e semplice esposizione di materiali e di pannelli esplicativi, la mostra ha ottenuto il coinvolgimento attivo del visitatore attraverso due strumenti di dialogo interattivo: i laboratori e le postazioni interattive. Ciascuna delle tre sezioni della mostra è stata dotata di un piccolo spazio di laboratorio dove hanno operato dal vivo orologiai, incisori e cuochi, in date e orari prestabiliti.

Nella sezione dedicata all’orologiaio è stato esposto un modernissimo banco di lavoro da orologeria, allestito con tutti gli utensili necessari. Il maestro orologiaio ha mostrato al pubblico le principali operazioni e gli strumenti del suo mestiere, rispondendo anche alle domande dei visitatori.

Nella sezione dedicata all’incisore di monete si è visto in funzione uno dei tradizionali banchi da incisore dell’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato, dove maestri incisori hanno illustrato al pubblico varie fasi del loro lavoro, rispondendo direttamente alle domande dei visitatori più interessati.

Nella sezione relativa al cuoco è stata esposta una cucina Angelo Po attrezzata con le più avanzate risorse tecnologiche. Sono stati organizzati alcuni incontri con i cuochi dal titolo "La Cucina Invisibile" e una serie di dimostrazioni sull’arte della pizza.

A fine percorso un’isola computer con sei postazioni PC, per permettere al pubblico di esplorare e approfondire le tematiche suggerite dalla mostra. Un programma di agevole consultazione ha offerto facile accesso a vari tipi di materiale (documenti e filmati).