Siamo andati a scoprire il Laboratorio Paravicini: una delle botteghe artigiane, nella storica zona delle Cinque Vie.


Qual è la storia del Laboratorio Paravicini? Come è iniziata la vostra attività?

Il laboratorio apre la sua attività nei primi anni '90. L’idea iniziale era di autoprodurci un servizio di piatti come lo desideravamo noi, e non trovando in commercio niente che ci piacesse, abbiamo provato a creare noi stesse i piatti che fossero da uso quotidiano, atossici e adatti alla lavastoviglie. Abbiamo provato e riprovato, sperimentato e buttato via infinite ceramiche fino a che, migliorando, abbiamo anche incominciato ad avere le prime commesse.

Così da hobby, a poco a poco è diventato un lavoro e... non abbiamo avuto più tempo per fare i nostri piatti!

Una difficoltà che frena i giovani è però la fretta di riuscire subito, ed in questo lavoro l’esperienza, acquisita nel tempo, è molto importante.

Che tipo di formazione bisogna avere per dedicarsi a questo mestiere?

Nessuna formazione scolastica professionale, almeno per quanto riguarda la decorazione che è il centro della nostra attività, ma tantissimo lavoro e tempo per acquisire la mano per dipingere su di un manufatto ruvido ed assorbente con la raffinatezza che volevamo raggiungere. Quindi essere esigenti, aver pazienza e molta creatività.


Così da hobby, a poco a poco è diventato un lavoro e... non abbiamo avuto più tempo per fare i nostri piatti!

Come si concilia un'attività come la vostra con le nuove esigenze e tendenze del mercato?

In un mondo globalizzato, la ricerca del personalizzato, del pezzo unico e non ripetibile ha trovato oggi molta attenzione, forse più ora di un tempo.

Che tipo di clientela si rivolge a voi?

Principalmente privati, ma anche negozi che lavorano seguendo da vicino la propria clientela. Clienti sia italiani che esteri.

Pensa che i giovani possano essere affascinati e interessati a intraprendere questa attività?

Forse proprio la crisi ha fatto capire anche ai giovani che tanti lavori in proprio possono essere riscoperti e valorizzati. Una difficoltà che frena i giovani è però la fretta di riuscire subito, ed in questo lavoro l’esperienza, acquisita nel tempo, è molto importante.

In occasione delle Giornate Europee dei Mestieri d'Arte 2015 partecipate anche voi al circuito delle botteghe aperte nella zona delle 5 Vie, che iniziative avete in programma?

Saremo aperti e lavoreremo come sempre. Chi passerà dal laboratorio, potrà vedere da vicino il nostro lavoro manuale.