Alberto Cavalli con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello, prefazione di Stefano Micelli

Riflettere sulla maestria artigianale, pensare ad analizzarla e valorizzarla, è vitale per comprendere origini e futuro dell’autentico Made in Italy, dietro il quale c’è il lavoro nobile dei maestri d’arte

Un lavoro da conoscere e condividere perché tutta questa bellezza diventi riconoscibile, apprezzata, comunicata. Con questa ricerca, sviluppata da Alberto Cavalli con Giuditta Comerci e Giovanna Marchello su incarico della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, si tenta la sfida di arrivare alla creazione di un format di valutazione dell’eccellenza nel mestiere d’arte.

A partire dall’indagine del ruolo imprescindibile del mestiere d’arte nell’eccellenza produttiva italiana, la ricerca costruisce una sorta di matrice valutativa, nella consapevolezza che pretendere di legare l’eccellenza artigiana a un’oggettività aritmetica sarebbe fuorviante, ma cercare di dare una base quanto più chiara, documentata e condivisibile alle caratteristiche che un prodotto artigianale eccellente dovrebbe possedere significa facilitare la trasmissione della sua unicità e bellezza, contribuendo a una forma di educazione e di riconoscimento di quel “bello ben fatto” che del Made in Italy è ingrediente principale. Per arrivare all’ipotesi di tale matrice la ricerca scandaglia e compara in primo luogo la legislazione nazionale ed europea, i disciplinari di produzione, le competenze territoriali, estrapolando una serie di definizioni ricorrenti, che diventano base per l’individuazione dei termini-concetti su cui si fonda l’eccellenza artigiana. A questa indagine si aggiunge un’importante riflessione sulla percezione dei mestieri d’arte in Italia, sulla base della ricerca sociologica a campione condotta da Enrico Finzi. Fondamentale inoltre il contributo di alcuni importanti e autorevoli maestri d’arte lombardi, chiamati a verificare preliminarmente la validità della matrice e del relativo sistema di classificazione. Si giunge così alla sintesi ragionata delle indicazioni emerse dallo studio analitico dei disciplinari e della legislazione, dalle opinioni degli esperti, dalla ricerca sociologica e infine dalle interviste ai maestri.

La matrice di valutazione così ottenuta rappresenta non solo un inedito strumento di comprensione e valutazione dell’eccellenza, ma anche un prezioso ausilio per chi si prefigga di raggiungerla. Il format comprende quindi sia criteri relativi al soggetto (creatività, competenza, formazione, talento, interpretazione), sia termini che ne definiscono le attività relazionali e territoriali (territorialità, tradizione), sia concetti che si legano in maniera più oggettiva al manufatto creato dal maestro (autenticità, originalità, artigianalità, innovazione).